Meal Planning

IL METODO – Pianifica la tua settimana alimentare

Questo metodo nasce con me. Nasce da uno stile di vita che spesso ti travolge con improvvisi colpi di coda, come i salmoni che risalgono le rapide.

Faccio un lavoro magnifico e non privo di imprevisti, trasferte, partenze e ripartenze. Di standard non c’è proprio niente: ne da single, ne da accompagnata e tanto meno da genitore 1 o genitore 2.

Oggi viaggio molto meno, ma a trent’anni erano più i giorni in trasferta che quelli a casa. E poi uscivo di più, mangiavo fuori più spesso e facevo le ore piccole. E vi giuro che anche 10 giorni fuori e mangiare tutti i giorni un’insalata, mi faceva stare male. Non è comunque l’olio di casa, la verdura di casa. E diciamocelo tutto ha lo stesso sapore. Polistirolo.

Oggi ho risolto la mia ansia da pasti salutari e buoni, con materie prime di qualità, risparmiando e cucinando il più rapidamente possibile. Perché ok la passione, ma il tempo? 

Chi ti dice che si può cucinare tutti i giorni, due tre volte al giorno, mente. Spudoratamente. Altrimenti, o è tua nonna o come lavoro fa il cuoco.

Bando alle ciance, e cominciamo!

La prima volta ho semplicemente cominciato disegnando a matita su un foglio a quadretti un Planner diviso per giorni (7) e pasti (3 + 2 spuntini).

Ora il sabato prendo il mio fido tablet papertouch (boni che sta storia delle #adv inizia a far paura a tutti e non dico come si chiama) e mi pianto li, sull’unico tavolo che ho e inizio.

Cosa si fa settimana prossima? Segno gli impegni a cena o a pranzo con colleghi, clienti e amici, se ho delle trasferte in agenda, e di conseguenza, inizio a riempire le caselle vuote.

Scelgo prima le verdure, perché a Milano, il Sabato, è giorno di mercato, e una volta capite quelle, abbino delle proteine.

STOP! 

Ti sento, che dici ma le proteine sono più importanti, prima partivi da quelle, che fai cambi idea?! Già. Tutti i macronutrienti sono importanti e negli anni ho capito che per essere più sostenibile parto dalle verdure. Rigorosamente di stagione, con qualche sgarro alle voglie. E poi lo sappiamo tutti che non ci stanno più le mezze stagioni.

ALT!

Non sono una nutrizionista, dietologa, medico, o qualsivoglia para-guru delle metadiete de sta ceppa. Io sono andata dal nutrizionista (anzi molti), ho studiato e letto molti libri (anzi troppi e non mi sono ancora stancata). Io vi spiego il metodo poi quello che ci mettete affar vostro: quantità, tipologie e allergie varie. D’accordo?

Ok. Abbiamo un patto.

Le mie proteine in settimana:

3/4 Legumi
3/4 Pesce
2/3 carne (a volte anche meno)
1/2 uova
1 porzione di latticini sparsa qua e la per le ricette
1 affettato (e si anche il salmone affumicato è affettato, e il tonno in scatola non è proprio pesce).

Poi parto con gli abbinamenti. Ad esempio i legumi stanno molto bene con la verdura a foglia o con i cavoli. Con il pesce mi piacciono molto le verdure grigliate al forno, con la carne un po’ tutto.

A questo punto gli abbino un carboidrato: pasta, pane, riso o altri cereali che trovo che stiano bene. Sempre variare. Sempre. Ad esempio la crema di zucchine (la base senza niente) sta bene con la pasta e anche col riso. Ma buonissima anche se vellutata con una patata e due cucchiai di formaggio molle. Ottima anche senza patata ma con dei crostini di pane dorati al forno. Spesso tutte queste cose le ho già pronte e sporzionate in freezer. Il trucco è tutto qui.

Ricorda il patto. Le quantità nelle mie ricette sono quelle che fanno bene a me. Se tu hai bisogno di più quantità aggiungi che se io mangio 80 grammi di pasta con due zucchine e tu ne mangi 120, con 4, ti sei risposto da solo. Segui il metodo.Se invece ti mangi 280 gr di fagioli perché hai fame, vedi tu, ma non è proprio così che funziona, e io ti insegno a non buttarli e tenerli per un’altra preparazione o base.

Se invece non hai capito un fico secco, iscriviti alla newsletter e ti manderò un menù con 10 pasti semplici e veloci e magari capirai un po’ meglio.

Ricordi il patto? Ok allora possiamo andare avanti. Pasito, pasito.

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