I miei pensieri condivisi

La dispensa

Avere in dispensa alcuni ingredienti, è la svolta per il tuo Meal Planning. Senza dimenticarci che gli alimenti in dispensa durano molto tempo e quindi possiamo fare scorta quando sono in offerta nella GDO.

  1. Farine. Ne ho sempre di tutti tipi, per tutti i gusti e per tutte le paturnie e restrizioni. Farina di grano (per le panature), farina di riso (per friggere e allergie), amido di mais (per addensare), di mais precotto per le mia favolose Arepas. In questo reparto ci infilo anche il pangrattato, perché a differenza dei grani e cereali, va in ogni caso trattato.
  2. Legumi. Sono la base della mia alimentazione e quelli precotti (solo fagioli e ceci per me a volte mais, ma tu puoi anche comprare piselli, lenticchie e fagiolini). Lenticchie verdi, rosse e normali. Zuppe di legumi varie. Legumi, legumi, legumi. Cerco sempre di comprarli senza ammollo quelli secchi, ma poi, di cosa stiamo parlando, di 12 ore in una bacinella e cambiare l’acqua ogni tre ore? Si può fare.
  3. Seasoning. Preferisco la parola inglese perché salse per me è un’altra cosa. Maionese è una salsa. La béarnaise, è una salsa. L’olandese, e una salsa. Mettiamoci il pesto, e la salsa verde del bollito a natale. Queste sono salse. Il seasoning è diverso. In questo reparto possiamo avere: la soia (dolce o salata), la Teriyaki, la salsa di pesce, il Worcestershire (lo so che stai provando a pronunciarlo, lo so). Dietro potete vedere leggermente sfuocati gli oli (mais, oliva, sesamo, arachidi e semi vari) e gli aceti (balsamico, balsamico di Modena, alle mele e bianco e rosso di vino normali).
  4. Frutta e verdura secca o disidratata. Nella mia dispensa non mancano mai (e non dovrebbero neanche nella tua): mandorle, pinoli, anacardi, noci pecan, pistacchi, uvetta e pomodorini secchi.
  5. Spezie. Le uso ma non tantissimo ma sto studiando. Mi hanno sempre affascinata ma non fanno parte delle mie due culture culinarie principali, ma ci sto lavorando. Alcune invece sono molto comuni qui da noi e non mancano mai: cannella, noci moscate, pepe, curry (che non è una spezia ma un mix di) paprika e zenzero. In questo reparto aggiungo gli odori secchi: origano, rosmarino e salvia. Nel caso non dovessi averli freschi. Le piante aromatiche non mi sopravvivono purtroppo. Sto lavorando anche su questo.
  6. Tonno, sgombro, salmone. Un’alimento che ti salva davvero, ma che dobbiamo tenere sotto controllo, sia nelle quantità, che nella frequenza. E pari agli affettati per intenderci.Per noi e preferibile comprarli di dimensioni ridotte a meno che non si abbia gente a cena. 
  7. Pasta, riso e cereali. Boom. Qui non ci sono limiti. La pasta di tutte le forme e lunghezze, per me accostamento pasta sugo e sacro. Ogni sugo ha la pasta sua, o quasi. Riso: carnali, vialone, paraboiled, basmati, cinese o giapponese. Anche qui ognuno ha un perché di esistere. E poi ancora: semolino, polenta, cous cous, bulgur, fregola, farro, orzo, e così via.
  8. Pomodoro. Last but not least. Passate, salse (occhio al sale), polpa, interi. Che siano pomodori, pomodorini o san Marzano. Devono esserci per iniziare questo percorso insieme. Anche qui, occhio alle misure. Più piccole sono meglio altrimenti ti insegnerò come si congelano le salse di pomodoro all’interno delle mia basi in cucina.

Ora non ci sono più scuse. Sei prontissimo per iniziare a mangiare bene, senza perdite di tempo eccessivo ai fornelli e sprecando il meno possibile.

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